Pillole di palestra .. to be continued

Allora diciamo che mi affascina questo mio nuovo mondo.

Mi affascina curiosare nelle persone (come forse ho già detto, ma scusate la vecchiaia avanza!) e in questo specifico caso cosa le spinge a trascorrere e sudare per un’ora nella stessa stanza con un’altra trentina di persone.

Partendo dal presupposto, che se non ce ne fosse un reale bisogno io non lo farei neanche morta, cosa spinge gli altri a farlo?

Mentre pedalo, pedalo e pedalo senza arrivare da nessuna parte mi interrogo e studio questi strani esseri sudanti.

Qui di seguito le mie osservazioni:

  • gli uomini devono per forza staboccare di muscoli ed ostentarli con splendide cannottiere comprate il più delle volte in offerta al Lidl
  • sempre gli uomini, non so come facciano a non vergognarsi a far uscire dalla propria bocca strani versi che farebbero invidia a qualsiase animale che si rispetti
  • i completini delle donne hanno i colori più assurdi, colori mai visti e rispolverati dalle case fabbricanti per fare in modo sicuramente di non passare inosservati: andiamo dalle tonalità di rosa acceso a quelle verdi catarinfrangenti
  • i personal trainer non sono poi così fisicati (ho beccato la palestra sfigata?) e vi dirò di più, uno tra loro proprio non lo posso vedere, Si aggira con l’aria da sono bello sono io (e davvero non lo è) senza essersi accorto che è più largo che alto
  • le macchine che prima mi sembravano strani oggetti alieni, ora non mi incutono più così tanto timore e devo dire che le maneggio anche discretamente bene regolando il seggiolino sempre alla misura giusta data la mia piccola altezza o bassezza (cosi’ e più chiaro)
  • ci sono strane persone che si aggirano con strani cavalletti a tre piedi. Se lo posizionionano vicino, con il telefono puntato addosso e fanno finta di allenarsi. E forse io questi li dovrei pagare, ritrovandomeli su qualche app? Mahhhh
  • il tapais roulant è il più gettonato, ma io non l’ho ancora affrontato, non vorrei incorrere in una caduta alla Bridget Jones o Fantozzi, come preferite
  • ci sono strane donne nella saletta intima che sudano davvero, ma davvero tanto, con esercizi ai limiti di mission impossibile. E devo dire che verso queste, la mia curiosità si spinge davvero al limite, e mi devo trattenere ogni volta per non stalkerarle. Mille domande mi ronzano in testa guardandole, anche se una fra tutte basterebbe a soddisfare la mia sete di curiosità; MA PERCHE’? PERCHE’? che sei anche magra, aggiungerei…

Ecco potrei andare avanti all’infinito con i miei succulenti particolari di questo splendido ambiente, ma dato che mi sono ripromessa essendo ad un traguardo importante della mia vita, di guardare me e soltanto me e di brillare solo di mia luce propria, posso dire di aver superato i 21 giorni di onorata attività fisica.

Secondo gli studiosi, la mia attività si è conquistata così il diritto di entrare a far parte della mia routine.

E’ entrata ufficialmente a far parte della mia vita, e diciamo tutti insieme in coro, alzandoci in piedi: benvenuta palestra !!

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Pillole di palestra

Che io quest’anno abbia osato, non c’è dubbio, che io abbia affrontato la mia più grossa sfida non c’e’ dubbio.

Eppure ci sto provando.

Ho deciso di affrontare le avversità a modo mio cioè di trasformarle in opportunità, di rigirarle in positivo e così ho fatto.

Dopo il mio splendido salto lavorativo (sto facendo la carriera dall’alto verso il basso !) ho deciso di rigirarla a mio favore.

Così ho chiesto di cambiare orario per avere una cara e preziosissima ora da dedicare a me stessa.

Così complice lo stalker della palestra, complici i chili di troppo, l’ho fatto e mi sono iscritta.

Ebbene si, ho osato.

E’ un eufemismo dire che ero scettica, peggio dei miei figli che ridevano solo all’idea della mamma alle prese con il sudore eppure ho superato la prima settimana che ho frequentato con dignitosa regolarità.

Che dire? Le mie riflessioni a riguardo sono tante ma una primeggia fra tutte:

sono cambiati i tempi, non ci si rivolge più la parola al vicino di cyclette perchè lo disturbi mentre sta guardando la sua serie preferita sul telefonino

non si sorride più a nessuno neanche per sbaglio e non si fiata, perchè nessuno vuole più perdere tempo, allenamento e fatica devono primeggiare, insieme ai completini aderentissimi delle donne soprannominate da me ‘vedo il tanga’ e anche tutto il resto

non si ha più il fighissimo palestrato (che spesso coincideva anche con il proprietario della palestra) che ti spiegava esercizi e ti faceva la odiatissima scheda, ora paghi tutto e il tipo si chiama ‘personal trainer’ che fa più figo.

Insomma tutto è cambiato e vedi solo gente allucinata con auricolari e telefonini che si aggira intorno agli attrezzi.

Questo è quanto, a me non interessava fare altro, ma sicuramente la poca socialità aiuta il raggiungimento dei miei obbiettivi (almeno su questo aiutano i nuovi tempi).

E queste sono le mie prime impressioni e poi vi lascio alle solide e banali verità:

muoversi fa bene

uscire di casa fa bene

avere degli obbiettivi fa bene

spronarsi fa bene

non impigrirsi fa bene

…. e sudare fa male, perchè anche questo non è cambiato purtroppo, sudare costa fatica !!!

Parola di Jane Fonda

Pillole di sacrosanta verità

“Le donne erano destinate a soffrire;non c’era da meravigliarsi che volessero sempre grandi dichiarazioni d’amore” – Post office (C.BUKOWSKI)

Pillole di ‘Factotum’

Scusate chiedo perdono fin da subito ma non ne posso fare a meno, perchè lui continua ad essere ai miei occhi geniale, perchè dice ciò che pensa, senza filtri come tutti noi vorremmo in alcuni momenti della nostra vita.

Se devo essere sincera mi ricorda un po’ quel tizio (che probabilmente già conoscete tutti) che sta spopolando on line.

Impersona un impiegato d’ufficio che si mette a urlare dietro ad ipotetici clienti, capi o colleghi e dice quello che tutti noi vorremmo dire in ogni singolo momento di ogni nostra santissima giornata lavorativa (almeno io, lo giuro è così!)

Insomma avete capito di chi si tratta, no?

C’entra poco con Bukowski ma per qualche strana associazione di idee me lo ricorda, ma la mia è semplicemente idiozia non fateci caso.

Detto ciò ecco le sue perle di saggezza che personalmente adoro:

“come cazzo è possibile che ad un uomo piaccia essere svegliato alle 6.30 da una sveglia, scivolare fuori dal letto, vestirsi, mangiare a forza, cagare, pisciare, lavarsi i denti e pettinarsi, poi combattere contro il traffico per finire in un posto dove essenzialmente fai un sacco di soldi per qualsiasi altro e ti viene chiesto di essere grato per l’opportunità di farlo?”

“la gente non ha bisogno di affetto, Quello di cui ha bisogno è il successo, in una forma o nell’altra. Magari successo in amore, ma non necessariamente”

“Sei mi stato innamorato?”

“L’Amore è per la gente vera” “

Tu sembri vero”

“La gente vera non mi piace”

“Non ti piace?”

“La odio”

Pillole di … uff

Stavo vagando nel web e in special modo su questa piattaforma.

Ma perchè tutti scrivono di libri letti?

Mi ci vorrebbe una vita intera per leggere i libri che mi ispirano e che vedo recensiti on line.

Ora mi domando e dico: o una persona lo fa per se stessa o ci metti anche qualcosa di tuo altrimenti non ha senso.

Se mi devo leggere la trama di un libro vado in libreria e ci sto li le ore e me ne scelgo uno (dalla copertina, come di solito faccio e neanche dalla trama !)

Detto ciò, ognuno fa ciò che vuole e anche io ho appena pubblicato e dichiarato il mio amore eterno per Bukowski ma di lui non avrei mai potuto non scrivere.

Ma ci ho anche messo del mio per non creare una semplice lista dei libri da leggere o dei libri consigliati.

Quella o me la scrivo a penna o la pubblico da un’altra parte. E poi poichè è la mia, perchè dovrebbe interessare anche te che mi stai leggendo e che magari hai dei gusti totalmente differenti dai miei?

E poi mi domando perchè? Le persone non hanno più niente da dire o non hanno voglia di esporsi?

Così si nascondono dietro la copertina di un libro?

Non fate caso a questo sfogo un po’ rozzo ma io sono per la libertà di parola, anche in questo caso che sono sicura non attrarrà molte simpatie ma me ne frego, spero solo che nessuno se ne abbia.

E poi a Natale non siamo tutti più buoni, no?

Pillole di Bukowski

‘Tutte le donne che guardvo me le immaginavo a letto. Era un modo divertente di passare il tempo in aeroporto.

Le donne; mi piacevanoi colori dei loro vestiti, il loro modo di camminare: l’espressione credule di certe facce; qualche volte la bellezzaquasi pura di altre, completamente e dannatamente femminili. Ci fregavano sempre; sapevano programmare e organizzarsi. Mentre gli uomini guardano le partite di football e bevano birra e giocavanoa bowling, loro, le donne, pensavano a noi, si concentravano, studiavano, decidevano… se prenderci, scartarci, scambiarci, uccidercio o semplicemente lasciarci.

La strada alla mia sinistra era piena di traffico e restai lì a guardare la gente nelle macchine in coda.Erano quasi sempre in due, un uomo e una donna, guaardavano fissi davanti a sè, non parlavano. Alla fine per tutti era solo questione di aspettare. Si aspettava e si aspettava ….l’ospedale,il medico, l’idraulico, il manicomio, la galera, la morte in persona. Il semaforo era rosso, poi diventava vede. I cittadini della terra mangiavano e guardavano la TVe si preoccupavano per il lavoro o perchè erano senza lavoro e aspettavano.

Non che fossi geloso, solo non mi piaceva la folla, la gente, tranne ai miei reading. La gente mi stancava, mi succhiava la linfa vitale

Dovevo assggiarle le donne, per conoscerle davvero, per entrare dentro di loro. Gli uomini potevo inventarmeli, ero uno di loro, ma mi era quasi impossibile inventare e scrivere qualcosa su una donna se non la conoscevo davvero. E così le studiavo, le esploravo, e sciprivo esseri umani, in quei corpi. Lasciavo perdere il lavoro. Il lavoro diventava molto meno importante della storia che vivevo, finchè la vivevo. Il alvoro era solo lo strascico. Un uomo non non doveva avere una donna per sentirsi quanto più possibile reale, ma conoscerne qualcuna non guastava. Così quando la storia cominciava ad andar male, imaprava cosa volesse dire sentirsi veramente solo e sconvolto, e capiva cosa avrebbe dovuto affrontare quando sarebbe arrivata la sua fine.

Pillole di grandi autori – Bukowski

Ho deciso di inaugurare questa nuova rubrica, parlare di grandi autori, commentarli, conoscerli, sviscerarli ed immergermi.

Quando mi piace qualcuno, vorrei conoscerlo a fondo, sapere ogni cosa su di lui/lei, in qualcche modo mi innamoro.

Mi è successo con Alda Merini e ora mi sta succedendo con il nostro amico Charles.

Già letto in gioventù, probabilmente non avevo ancora la struttura giusta per apprezzarlo e così sono incappata in questo libro che mi ha preso come non mai.

Io voglio essere Charles Bukoswki, dire quello che mi passa per la testa in ogni momento e soprattutto scrive come ca…. mi pare (come direbbe lui).

Si finalmente ho trovato qualcuno che la pensa come me, perchè non scrivere di noi stessi? E non essere mai completamente autobiografici? Prendere le distanze dai personaggi, uscire dalla propria dimensione ecc…. tutte cavolate (per dirla in maniera gentile), non è il mio stile.

lo voglio parlare di me, metterci quello che voglio, senza sovrastrutture e senza dovermi chiedere dove sto andando.

Lui ha detto che mescolava realtà a fantasia, ma i suoi scritti trasudano di vita vera.

Ho ricominciato da Compagno di sbronze

… c’è gente che ha bisogno di andare sempre da qualche parte.

“andiamo al cinema!”

“andiamo in barca!”

“andiamo a scopare!”

“fanculo tutti quanti.” dico sempre. “lasciatemi stare qui seduto.” (dal racconto: Appunti di un potenziale suicida)

Che dire?

Geniale e me ne fotto se la mia non è una recensione con i fiocchi, per dirla a modo suo …

Pillole di misticismo

Dopo la tempesta, arriva il sereno, cosi è sempre stato, e dovrebbe essere preso come un dato di fatto.

Dovremmo quindi perdere inutilmente tempo ad arrovellarci, cercare nuove strade, trovare soluzioni e stare male.

Ma cosa vogliamo farci? Siamo essere umani e in quanto tali imperfetti e pieni di sentimenti.

Detto ciò, oggi stavo ascoltando un’ intervista a Mogol poco fa, il quale raccontava come gli sono arrivati due messaggi strani da due persone che neanche si conoscevano nello stesso momento.

Coincidenza o destino?

Io l’altra notte ho fatto un sogno.

Ho sognato un magnifico paesaggio, fatto di tante casette bianche e azzurre come quelle che ci sono nelle cartoline della Grecia.

Solo questa immagine, niente di più.

Quell’immagine mi ha lasciato una profonda di pace e speranza.

Coincidenza o destino?

Entrambe, come se quel sogno fosse arrivato per comunicarmi qualcosa e guarda caso in questo particolare periodo della mia vita.

Devo prendere delle decisioni, ma devo stare calma, tranquilla, devo stare in pace.

Forse è arrivato per comunicarmi semplicemente questo:

prova a rilassarti che tutto accadrà nella maniera più semplice perchè alla fine la vita è anche semplice, fatta di piccole cose, piccoli avvenimenti che il destino ha in serbo per noi.

Basta star lì, buoni buoni, accada quel che accada …

Pillole di dolore

Cosa si prova a vivere il proprio peggior incubo?

Direi dolore, dolore, dolore e niente altro che dolore ed aggiungerei anche, che la realtà forse ha superato il mio peggior incubo.

E che scelta ho?

Nessuna, se non quella di continuare ad andare avanti, cercare di stare in piedi, fare finta di niente, esorcizzare la rabbia ed incanalarla da qualche parte, magari come faceva Fantozzi che andava in solaio ed urlava con tutte le sue forze dentro una bottiglia di vetro.

Cadere per poi rialzarsi e davvero sono arrivata a pensare di aver fatto qualcosa di male nella vita precedente per cercare un senso a tutto ciò.

Così , giusto per, mi ricordo anche di approciarmi al Buddismo, non si sa mai che possa illuminarmi ed aprirmi a nuovi orizzonti.

Tornando a noi dunque:

Certo niente di irreversibile, perchè su quello siamo tutti d’accordo c’è solo la morte eppure perchè a certe persone invece va sempre bene?

Mi consolo dicendo che prima o poi la ruota girerà e i conti si pareggeranno … ma ci credo poco.

Così mi consolo pensando ad una maga indovina che mi ha predetto che per ora è un NO (e su questo non ho niente da obbiettare dato che è palese, ovvio e lineare) ma un domani farò tanti soldi, a palate, ma davvero tanti, mi ha detto e ripetuto costei.

Ecco mi aggrappo a questo e anche se i soldi non fanno la felicità ma potrebbero fare la vendetta nel mio caso, ci credo.

Credo a lei maga indovina sconosciuta e questa stupidaggine è l’unica cosa in cui mi diverto a credere in questo periodo.

Ma che non ero normale lo sapevate già o no?